Il Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano e Alburni preserva un patrimonio di inestimabile valore, risultato delle millenarie ed armoniche interazioni tra ambienti naturali e opera dell’uomo. Quest’armonica integrazione tra Natura e Cultura ha trasformato il territorio dell’area protetta in un complesso sistema biogeografico: città greche ed antichi centri storici, vetuste abbazie, castelli, rocche e casali sono incastonati in ambienti ancora incontaminati, ricchi di piante ed animali rari, boschi maestosi curati dalla sapiente ed attenta mano dell’Uomo e grotte naturali in cui sono ancora presenti le testimonianze dei nostri antenati del Paleolitico.

Il Parco è sito al centro del Mediterraneo, “terra di mezzo”, e di questo mare incarna lo spirito più profondo, la ricchezza in termini di biodiversità, rappresenta l’incontro tra mare e montagna, Oriente ed Occidente, culture nordiche e culture africane. Il lavoro svolto dall’Ente Parco nella divulgazione delle sue caratteristiche ha portato a prestigiosi riconoscimenti internazionali tra i quali il “Green Globe” per il turismo, il diploma europeo sulla Biodiversità ed i riconoscimenti più importanti: l’inserimento nella rete delle Riserve di Biosfera del programma MAB dell’UNESCO e soprattutto l’inserimento, per la prima volta concesso ad un Parco mediterraneo, nella esclusiva lista del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, come “paesaggio culturale” di rilevanza mondiale.

Con i suoi 181.048 ettari di territorio protetto occupa tutta la parte meridionale della Campania, ai confini con la Basilicata. Il territorio del Parco comprende 80 Comuni, con una popolazione al 2007 di circa 270 mila abitanti, ai quali devono aggiungersi i 15 comuni delle “aree contigue”, e si caratterizza per l’alternarsi di aree con un elevato grado di spopolamento e territori ad elevata antropizzazione; un vero e proprio “laboratorio vivente” dove sperimentare tutte quelle attività compatibili con l’ambiente, tese a dimostrare come sia possibile coniugare la conservazione della natura e della biodiversità con lo sviluppo sociale, culturale ed economico della comunità locale.